Vaccinazioni anti-Covid nelle Rsa, decideranno i direttori sanitari

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Ultima modifica il Martedì, 05 Gennaio 2021 15:24
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Vaccinazioni anti Covid nelle Rsa, decideranno i direttori sanitari

Nella finalità di attuare il piano di somministrazione del vaccino contro il contagio da COVID-19, (art. 1, c. 457, L. 30 dicembre 2020, n. 178), il Consiglio dei Ministri del 4 gennaio 2021 ha previsto specifiche procedure per l’espressione del consenso alla somministrazione del trattamento, per gli ospiti di residenze sanitarie assistite (ovvero altre strutture analoghe), che siano privi di tutore, curatore o amministratore di sostegno e che non risultino in condizione di poter esprimere un consenso libero e consapevole alla somministrazione del vaccino.
 
Saranno i direttori sanitari delle Rsa ad assumere la decisione se vaccinare o meno gli anziani ospitati nelle strutture che non sono nelle condizioni di poter sottoscrivere il consenso informato, pur non avendo un tutore legale o un amministratore di sostegno. E sarà proprio quest’ultima figura ad essere affidata, ad hoc soltanto per la vaccinazione, ai responsabili sanitari che, dovranno comunicare la loro decisione al giudice tutelare chiamato ad esprimersi entro 48 ore, in caso contrario è previsto il silenzio assenso.
A risolvere la delicata questione che rischiava di impedire o quantomeno rallentare la somministrazione del vaccino alla maggioranza dei ricoverati nelle strutture – solo in Piemonte si è calcolato una percentuale che sfiora il 90% – è arrivata la decisione del Governo. Nel decreto legge varato la scorsa notte si fissano le norme che, affidando ai direttori sanitari, il compito di assumere la decisione per conto degli ospiti non in grado di farlo, pongono fine a una incertezza che aveva visto le Regioni procedere ciascuna su una propria strada e alcune, come il caso del Piemonte, tenere una posizione molto rigida in attesa, appunto, di un provvedimento nazionale. Pochi giorni fa era stato l’assessore alla Sanità Luigi Icardi, quale coordinatore in materia nella Conferenza delle Regioni, a sollecitare in tal senso il ministro della Salute Roberto Speranza.
 
(Tratto da LO SPIFFERO.COM)